La scultura di Martinazzi posta sul lungo Po, ai Murazzi su un percorso per non vedenti realizzato dalla Città, è un monolito in sienite di Balma, roccia delle Alpi Biellesi, che proviene dalla valle del Cervo.
Le dimensioni dell' opera dono di 2,50x1,70x0,70 metri e il peso è di circa 9 tonnellate. Sul monolito è incisa la scritta "dov'è Abele il fratello tuo".
Per quest'opera è stata scelta una pietra dura, grigia, senza luminosità: vi è rappresentato - con poco rilievo - il profilo di un uomo, affaticato e distratto come siamo noi oggi. Un uomo che non si pone la domanda "Ubi est frater tuus?"
Si è voluto che la scultura potesse essere percorsa e letta con le mani, anche se essa si rivolge alla riflessione di tutti. Su uno spigolo del monolito è incisa, in scala 1:10, la medesima figura, per consentire ai ciechi una più agevole visione d'insieme.
Avvicinarsi e toccare quei profili è un'occasione per esprimere un proposito di dialogo: aprirsi, accogliere e riconoscere la voce del "Fratello". L'antica domanda biblica si pone oggi ancora e dolorosamente.